Le persone possono dare un contributo importante alla protezione dell'ambiente, alla sostenibilità e alla lotta contro i cambiamenti climatici attraverso la loro professione. Una volta intrapresa la professione, il 36% dei dipendenti di età compresa tra i 18 e i 29 anni ritiene importante dare un contributo positivo all'ambiente sul lavoro (New Work, Trend Report 2021, Randstad). Pertanto, temi come la sostenibilità e la sostenibilità futura delle professioni svolgono già un ruolo importante nell'orientamento professionale.

Nel progetto BBNE for Future, l'attenzione si concentra sull'identificazione delle “competenze verdi” nelle industrie locali e sulle professioni corrispondenti. Esaminiamo alcuni settori selezionati per il loro potenziale di sostenibilità (Obiettivo 1) e determiniamo le competenze verdi nelle professioni corrispondenti (Obiettivo 2), che nascono come risultato dei cambiamenti sociali, politici, economici e tecnologici (priorità: Adattare l'istruzione e la formazione professionale alle esigenze del mercato del lavoro). In termini di professioni, ci concentriamo sulle industrie considerate "non ecologiche", che hanno un impatto su aria, suolo, acqua, rifiuti/acque reflue, uso e consumo di energia, risorse e rumore. Successivamente, convalidiamo i risultati del progetto con il gruppo target dei giovani (Obiettivo 3).

Gruppi target:

- Giovani in orientamento professionale, giovani in formazione professionale che vogliono sperimentare il potenziale ecologico delle professioni scelte.

- Scuole che offrono orientamento professionale (consulenti pratici); scuole professionali che mostrano interesse per i temi della sostenibilità nelle professioni industriali.

Effetti attesi:

1. Giovani: sensibilizzazione al potenziale ecologico delle professioni di loro scelta, consapevolezza che attraverso la loro professione possono anche contribuire a una maggiore protezione dell'ambiente e alla lotta contro il cambiamento climatico.
2. Genitori: vedere le occupazioni industriali o di formazione in generale come occupazioni importanti (dato che spesso sono in concorrenza con l'istruzione universitaria), per aumentare il valore della formazione professionale.
3. Scuole, ONG come fornitori di istruzione: ricevere contenuti rilevanti per la pratica che possono integrare nelle loro offerte formative. Molte scuole non hanno la capacità di svolgere un lavoro sistematico come quello che il progetto si è prefissato. L'insegnamento dei potenziali di sostenibilità delle professioni/industrie e delle competenze rimane spesso appannaggio di pochi e selezionati insegnanti impegnati.