Risultati dell’indagine rivolta a studenti dell’Istruzione e Formazione Professionale sul cambiamento climatico

L'obiettivo principale del progetto #me#us#now è quello di contrastare gli effetti del cambiamento climatico in modo sostenibile e partecipativo basato su valori verdi comuni. Il progetto si concentra sui giovani poco qualificati di età compresa tra i 15 e i 30 anni nell'istruzione e formazione professionale (IFP) e sui professionisti IFP in tutta Europa.

Il primo risultato del progetto è stata la redazione di un report di ricerca basato sui risultati di un'indagine rivolta a studenti ed educatori dell'IFP. L'indagine aveva lo scopo di raccogliere informazioni rilevanti a livello nazionale sui gruppi target per comprendere la loro prospettiva, i loro bisogni e la loro consapevolezza su temi quali il cambiamento climatico, la sostenibilità e la loro autoefficacia.

Una sintesi dei risultati dell'indagine rivela che gli studenti italiani percepiscono il cambiamento climatico come un tema urgente, ma meno della metà di loro lo definisce preoccupante e con un impatto su di sé, dimostrando una mancanza di coinvolgimento e consapevolezza al riguardo. Le principali fonti di informazione attraverso le quali gli studenti si tengono aggiornati sui cambiamenti climatici sono i social media e i notiziari televisivi. La conoscenza degli SDGs delle Nazioni Unite da parte degli studenti è parziale, poiché ancora più del 40% degli intervistati non li conosce o non ne è sicuro. Infine, dall'indagine emerge che gli studenti italiani percepiscono i trasporti, la plastica e la gestione dei rifiuti come temi centrali del cambiamento climatico.

In secondo luogo, risulta abbastanza evidente che gli studenti preferiscano parlare di cambiamenti climatici con le persone più vicine a loro, come gli amici e la famiglia, e talvolta anche con i compagni di classe. Per quanto riguarda le loro percezioni, essi affermano chiaramente che il problema del cambiamento climatico che colpisce maggiormente le loro comunità è l'inquinamento, seguito dai fenomeni meteorologici estremi. Le comunità in cui vivono sono descritte come inattive nei confronti dei problemi climatici da più del 40% degli studenti, mentre una percentuale simile indica una proattività media. Successivamente, alla domanda su quali siano gli attori più adatti a mobilitarsi contro il cambiamento climatico, gli studenti citano gruppi politici, imprese e istituzioni educative.

Infine, per quanto riguarda l'istruzione, i tre argomenti sui quali gli studenti vorrebbero imparare di più sono l'inquinamento, il cambiamento climatico in generale e le energie rinnovabili. Inoltre, tra le possibili attività da implementare per acquisire queste conoscenze, indicano attività pratiche in classe (come workshop), documentari o podcast, ma anche altre alternative (visite di studio a gruppi, incontri con persone che la pensano allo stesso modo, coinvolgimento in un progetto).

In generale, è possibile notare che gli studenti italiani ritengano l'azione di contrasto al cambiamento climatico essere principalmente individualistica, in quanto le attività che affermano di essere più propensi a svolgere sono quelle che riguardano il proprio stile di vita personale. Per concludere, i dati relativi alla fiducia dei discenti nella loro capacità di incidere sul cambiamento climatico mostrano che più della metà di loro non pensa, o non è sicura, di poter avere un impatto reale sul cambiamento climatico.

Anno: 01/03/2022 – 29/02/2024
Programma: Erasmus+
Codice di riferimento: 2021-2-AT01-KA220-VET-000047962
Titolo: #me#us#now - Raising awareness and self-efficacy of low-qualified young people in Vocational Education and Training concerning climate change and sustainability

Partenariato:

Jugend Am Werk Steiermark GMBH, Austria (coordinatore)
Meath Community Rural And Social Development Partnership Limited, Ireland
Ikaslan Bizkaia, Spain
E.N.T.E.R. GMBH, Austria
Eurocultura, Italy

Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L’autore è il solo responsabile di questa pubblicazione e la Commissione declina ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.

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