Quanto tempo per imparare una lingua?

Uno degli interrogativi che si pone chi intende imparare una nuova lingua riguarda il tempo impiegato per apprenderla. Anche se l’argomento è ampiamente dibattuto non esiste una risposta univoca e le variabili sono numerose.

Per cercare di rispondere è importante definire alcuni aspetti; di seguito i principali ma se ne possono aggiungere altri.

  • Qual è la lingua madre?
  • Qual lingua si desidera imparare?
  • Quali obiettivi  si intendono conseguire?
  • Perché si desidera imparare proprio quella lingua?
  • Quanto tempo si può dedicare all’apprendimento?
  • Si intende frequentare un corso di lingua full immersion nel paese in cui la lingua è parlata?
  • Si programma di studiare un corso di lingua intensivo o part-time?
  • Qual è il livello di conoscenza attuale?
  • Quale livello di fluidità si spera di raggiungere?

Probabilmente, il livello di motivazione è il fattore più importante nel determinare quanto tempo ci vorrà per imparare una lingua. Qualunque lingua si abbia intenzione di studiare, senza una solida motivazione e costanza non si raggiungeranno i propri obiettivi di apprendimento linguistico.

A parità di motivazione, comunque, bisogna essere consapevoli che alcune persone dispongono di un talento naturale per l'apprendimento linguistico, quindi imparano più velocemente e con meno fatica di altre.

L’eventuale correlazione tra la lingua madre e la lingua da apprendere è un'altra considerazione rilevante. È risaputo che un madrelingua italiano trova più facile imparare lo spagnolo rispetto a un madrelingua inglese o tedesco, poiché sia l'italiano che lo spagnolo sono lingue romanze che condividono origini comuni con molte analogie. Similmente i madrelingua inglesi, oltre alle altre lingue anglosassoni, trovano le lingue romanze come italiano, spagnolo e francese più facili da imparare rispetto alle lingue slave, ungaro-finniche o al greco poiché le lingue romanze derivano gran parte del loro vocabolario dal latino; l'inglese abbonda infatti di termini derivanti dal latino.

Lo spagnolo è considerato una delle lingue più facili da imparare poiché la pronuncia spagnola è abbastanza semplice. Lo spagnolo è una lingua fonetica, con la maggior parte delle parole pronunciate così come sono scritte, i tempi spagnoli si allineano ampiamente con l'italiano. D’altro canto ciò trae in inganno chi si applica superficialmente perché esistono anche differenze sostanziali, eccezioni e false similitudini. Ogni lingua richiede quindi disciplina ed esercizio continuo.

Studiare e praticare

L’esperienza dimostra che, con elevata motivazione e determinazione, bisogna studiare tra le 200 le 400 ore per raggiungere la "conoscenza operativa" (A2/B1 del QCER/CEFR) di una lingua straniera. Si acquisisce la padronanza sufficiente per destreggiarsi nella maggior parte delle situazioni quotidiane.

Secondo la maggior parte delle stime per raggiungere un livello linguistico che consente di studiare e svolgere professioni qualificate (B2/C1) ci vogliono dalle 600 alle 900 ore di studio a seconda dell'attitudine, dell'atteggiamento e anche della lingua.

Per un madrelingua italiano si possono stimare le seguenti tempistiche minime di frequenza di un corso intensivo (25 ore settimanali) per riuscire a destreggiarsi in maniera soddisfacente in una lingua straniera:

  • lingue romanze: 550-600 ore di studio (22-24 settimane)
  • inglese: 700 ore (28 settimane)
  • tedesco e altre lingue anglosassoni: 800 ore (32 settimane)
  • russo e altre lingue slave: 1100 ore (44 settimane)
  • arabo, cinese mandarino, giapponese: 2200 ore (88 settimane)

Come regola generale, si può affermare che ci vogliono dalle 1000 alle 2000 ore di studio per passare dal livello principiante alla completa padronanza di una lingua straniera. Pur trattandosi di dati basati sull’esperienza, resta sempre un margine di approssimazione; vanno considerate delle medie che permettono di definire dei parametri e devono quindi essere calibrate alla propria situazione.

Anche la capacità di apprendimento delle lingue, come di ogni altra materia, è sempre strettamente legata alle caratteristiche personali, alle risorse, all’impegno che si è disposti a dedicare per esercitarsi. Infine, ma non da ultimo, è fondamentale la pratica della lingua, possibilmente nel contesto dove è usata, per raggiungere una padronanza fluente e per familiarizzare con gergo, modi di dire, accenti e altre sfaccettature presenti in qualsiasi idioma.

E continuare sempre a coltivare l'interesse e l'esercizio della lingua.

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