L’autocandidatura
di Bernd Faas
Nel mondo tedesco le posizioni di lavoro che offrono contratti permanenti spesso non vengono pubblicizzate. I responsabili del personale si rivolgono ai candidati “attivi” nel settore e che in qualche modo conoscono l’azienda.
Si parla di crisi nel mondo del lavoro, pochi annunci disponibili o annunci fasulli! Ma questo non rispecchia sempre la realtà. È molto comune che determinate posizioni vengano assegnate tramite diretta conoscenza, piuttosto che tramite annuncio.
Questo per ragioni molto semplici: per l’azienda o per il datore di lavoro, far pubblicare un annuncio richiede molto lavoro ed è costoso. Inoltre, il datore di lavoro si fida molto di più del proprio dipendente che presenta un candidato di sua conoscenza, piuttosto che di una persona “estranea”.
Varie indagini dimostrano che un numero notevole di assunzioni avvengono grazie a contatti personali o tramite conoscenze dei propri collaboratori.
L’autocandidatura rappresenta in quest’ottica uno strumento molto efficace. Questo principio vale anche per i neolaureati, tra cui la stragrande maggioranza trova lavoro contattando spontaneamente l’azienda.
Per capire questo risultato sorprendente basta pensare a come nascono le nuove posizioni. All’interno dell’azienda si manifesta qualche problema, come per esempio l’attribuzione di nuovi incarichi, la malattia di qualche dipendente o la crescita della mole di lavoro.
Di fronte a tale emergenza, la prima cosa che fa il datore di lavoro è “guardarsi intorno”. Molte aziende di piccole-medie dimensioni, non dispongono nemmeno di un ufficio risorse umane.
In questo caso vale solo una regola: presentarsi all’azienda nel giusto modo e soprattutto nel momento giusto! È fondamentale essere al posto giusto nel momento giusto, prima ancora che l’azienda decida di mettere in atto un vero e proprio processo di selezione.
E questo è valido non soltanto per le piccole imprese, ma anche per le grosse aziende. Qui spesso la politica aziendale prevede la pubblicazione di annunci di lavoro all’interno dell’azienda, dove i collaboratori già assunti rappresentano un ottimo e fidato canale di comunicazione, presentando a loro volta qualche conoscente interessato alla posizione.
Questo aspetto è fondamentale anche se consideriamo le fiere o gli open day che alcune aziende organizzano. Entrare in diretto contatto con il nostro interlocutore, ci facilita la possibilità di prendere un appuntamento per un colloquio, evitando i curriculum inviati alla cieca e le perdite di tempo a compilare gli innumerevoli moduli online.
In particolare è strategico cercare contatti personali per gli studenti universitari che, appoggiandosi ai professori, possono mettere già un piede dentro l’azienda, vantando una conoscenza indiretta. Il networking è in questo caso fondamentale, ma deve essere curato e non troppo penetrante.
Per chi non è riuscito a crearsi una rete di conoscenze durante il proprio percorso di studi, rimangono ovviamente gli annunci sui vari portali o sui giornali. Ma per questi, le possibilità di ottenere un appuntamento per un colloquio sono minime: entrano in gioco ostacoli più grandi, come la mancanza della formazione adatta, l’età, le aspettative troppo alte, ecc.
Si consiglia quindi, sin dall’inizio, di parlare in maniera chiara con tutti i contatti a disposizione, illustrando i propri interessi e l’intenzione di trovare un lavoro. Ciò implica anche assistere a seminari, incontrare persone e cercare di entrare in gioco. Ovviamente il neolaureato non ha molto da offrire, ma il solo fatto di dimostrare interesse aiuta molto e, di conseguenza, suscita aiuto.