Descrivere le competenze

di Bernd Faas

Riuscire a trovare un lavoro qualificato all’estero richiede molto di più della motivazione, della professionalità  e delle lingue. Questi requisiti li hanno anche i concorrenti, che non sono mai pochi. Fondamentale è la perfetta lettera di presentazione, mediante la quale il selezionatore capisce che si sta occupando del futuro collaboratore.

La domanda in lingua inglese, francese o tedesca è in generale molto diversa da quella italiana e la semplice traduzione dell’ultima fatta in Italia è garanzia di fallimento della candidatura. Negli ambiti linguistici indicati esiste una vera e propria cultura della candidatura che, a livello di laureati, richiede quasi un lavoro scientifico. Una delle cause della differenza tra Italia e resto d’Europa sta nel fatto che l’Italia è il paese delle piccole e piccolissime aziende. Che ovviamente non hanno il personale e gli strumenti di selezione che una azienda medio-grande del Nord mette in campo per trovare le persone qualificate.

La lettera di accompagnamento è la parte del biglietto da visita dove si possono dare in modo discorsivo le risposte ai requisiti elencati nell’annuncio.  A questo fine occorre trovare le parole chiave della descrizione della mansione e della personalità cercata.

Queste parole chiave devono essere spiegate in modo chiaro attraverso esempi, esperienze e competenze. Se manca questo (se è scritto semplicemente “in grado di lavorare in team”, “sono una persona dinamica”) il selezionatore si ritrova in mano delle banalità che sono assolutamente controproducenti e portano di solito direttamente nel cestino.

Se, per esempio, c’è da descrivere il proprio orientamento verso il cliente, bisogna far emergere chiaramente la capacità di aiutare e supportare il cliente nella soddisfazione delle sue esigenze.
Questo può avvenire dando esempi di modalità operativa che si basi su comportamenti  come:

  • esprimere con chiarezza al cliente le reciproche aspettative e verificare puntualmente il suo grado di soddisfazione;
  • fornire al cliente informazioni utili;
  • accogliere e dare seguito alle richieste e alle domande del cliente;
  • risolvere con prontezza i problemi senza tergiversare e in modo non difensivo;
  • conoscere e/o saper cercare informazioni sui reali bisogni del cliente, espressi ed impliciti;
  • avere un’ottica di lungo termine nel soddisfare le esigenze del cliente;
  • agire come un fidato consulente;
  • costruirsi un’opinione autonoma circa le esigenze, i problemi, le opportunità, le possibilità di realizzazione del beneficiario e agire in base a questa opinione (es.: raccomandare approcci nuovi e differenti, ma più appropriati di quelli richiesti).

Una parola chiave come flessibilità, invece, deve puntare a far capire la capacità di adattarsi e di lavorare efficacemente in differenti situazioni e/o con diverse persone o gruppi. Ciò implica il comprendere e apprezzare differenti o contrastanti prospettive su un problema e il promuovere o accettare facilmente cambiamenti nella propria organizzazione o nel proprio ruolo.
Di conseguenza il candidato si deve definire come una persona disponibile a cambiare idea o percezioni sulla base di nuove informazioni o evidenze contrarie e comprendere i punti di vista altrui; ad applicare regole / procedure in modo flessibile, adattandole alla situazione, per portare a termine un lavoro e/o per raggiungere l’obiettivo di un progetto; di agire per essere in linea con la situazione o l’interlocutore, attuando i cambiamenti in funzione delle mutate circostanze.

Una posizione che richiede un forte orientamento al risultato ha bisogno di un candidato che possieda la volontà di eccellere, dimostrandola con: il miglioramento continuo della performance (qualità, efficacia, efficienza), l’ottenere risultati significativi e “rischiosi” (imprenditorialità), il fare qualcosa che nessuno ha mai fatto prima (innovazione). Traducendo questa volontà nell’attuazione del lavoro, il candidato si presenta tra altro come una persona che:

  • misura i risultati e si concentra su modi nuovi e più precisi per raggiungere gli obiettivi definiti;
  • rispetta il budget definito;
  • rivede i propri obiettivi al fine di migliorarsi;
  • crea continuamente nuove frontiere su cui concentrare i propri sforzi;
  • effettua analisi costi/benefici ed ottimizza le limitate e/o insicure risorse per il conseguimento dei risultati;
  • prende decisioni, stabilisce priorità e obiettivi sulla base di input e output calcolati.

Trovare il modo giusto per descriversi secondo le aspettative dell’azienda è la base del successo e non può essere raggiunto in un’ora. Ci vuole l’analisi approfondita della cultura aziendale, dell’organico e della mansione in questione.

Chi si candidata per la prima volta all’estero per un lavoro qualificato, deve sicuramente impegnare anche una giornata intera e più. Con l’esperienza (neanche Einstein è riuscito con la sua prima candidatura!!!) il tempo si riduce notevolmente, ma non è mai meno di un’ora.

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